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Studio IBM: il cloud ibrido supera le aspettative delle aziende come modello che abilita l’innovazione

2 settembre 2016

ARMONK, NY - 01 set 2016: Quasi tutte le aziende usano il cloud, ma in modo selettivo: questo è quanto emerge dal nuovo studio di IBM Tayloring Hybrid Cloud. Il settantotto percento degli intervistati dichiara di avere iniziative cloud in corso, coordinate o completamente integrate, contro il trentaquattro percento del 2012. E nelle realtà più efficienti, il numero sale fino all'ottantatre percento. Allo stesso tempo, le aziende prevedono di mantenere su server dedicati, on-premise, quasi la metà – quarantacinque percento - dei carichi di lavoro. "Le aziende stanno spostando i loro workload in cloud - soprattutto verso cloud ibridi - più velocemente di qualsiasi previsione, con l’obiettivo di supportare la propria trasformazione digitale, guidare l'innovazione dei modelli di business e supportare la crescita" spiega Marie Wieck, GM Cloud Integration, IBM. "Con la maggiore consapevolezza dei nostri clienti rispetto ai vantaggi dell'integrazione del cloud con le proprie infrastrutture on-premise, aumentano anche gli investimenti in nuovi carichi di lavoro su cloud pubblici. Alcuni fra i nostri migliori clienti hanno piani integrati che prevedono di collocare i carichi di lavoro nel cloud oppure su infrastrutture on-premise a seconda delle caratteristiche specifiche dei workload stessi: in questo quadro, la strategia di IBM per l’hybrid cloud rappresenta la rampa di accesso ottimale per maggiori flessibilità e crescita".
 
Lo studio di IBM "Tailoring hybrid cloud: Designing the right mix for innovation, efficiency and growth," è basato su interviste condotte a più di 1000 top manager di 18 settori d’industria. Condotto dall'IBM Institute for Business Value (IBV), lo studio rivela che i motivi principali citati dagli executive a favore dell'adozione di soluzioni cloud ibride sono: riduzione del TCO - total cost of ownership - (45%), maggiore facilità d’innovazione (42%), miglioramento dell'efficienza operativa (42%) e possibilità di soddisfare più prontamente le aspettative dei clienti (40%).
 
Le aziende che integrano iniziative cloud dichiarano che il cloud computing ha permesso loro di espandersi in nuovi settori (76%), creare nuovo business (71%) e supportare nuovi modelli di business (69%).
 
IBM) è stata recentemente nominata azienda leader nel settore del cloud ibrido dalla rinomata agenzia di ricerche di mercato indipendente Technology Business Research, Inc. (TBR). Nell'ambito dell'indagine semestrale Cloud Customer Research di TBR, condotta fra più di 1800 aziende in tutto il mondo, IBM è stata infatti identificata come leader globale nell'adozione di ambienti ibridi, grazie alla sua ampia base di clienti enterprise, alla reputazione del brand e alla sua grande esperienza in progetti di integrazione del cloud in ambienti ibridi e in progetti di trasformazione dell’IT.
 
IBM è leader nel cloud ibrido e, grazie al suo ampio portfolio di offerta e alla sua divisione  servizi di infrastruttura, aiuta le aziende nell’allineamento, integrazione e erogazione delle risorse IT nel cloud per soddisfare le specifiche esigenze in essere. Fra i clienti di spicco, 1-800 Flowers, Etihad Airways e Shop Direct.
 
Sfide... e soluzioni
 
Ma la decisione di spostare i carichi di lavoro in cloud deve essere presa in modo da massimizzare i vantaggi e minimizzare i rischi. Lo studio rileva che secondo gli intervistati, le tre sfide principali poste dall'adozione del cloud sono relative ai rischi e ai requisiti di sicurezza e conformità (47%), alla struttura di costo: considerazioni sui costi di investimento iniziali (CapEx) rispetto ai costi operativi (OpEx) (41%), e all'aumento del rischio di interruzioni operative dovute alle nuove soluzioni in cloud (38%).
 
In base a tali risultati, lo studio IBM suggerisce tre azioni fondamentali per trarre vantaggio competitivo dal cloud:

  • Approfondire gli impatti aziendali e gli aspetti  finanziari inerenti al cloud, usando poi questa conoscenza per gestire le iniziative future. In ogni fase del percorso di adozione, fondamentale la combinazione di dati aziendali con quelli relativi all’IT. La creazione di un ambiente personalizzato sarà possibile solo a condizione di aver compreso a fondo le esigenze aziendali e il modo in cui le capacità cloud potranno soddisfarle.
  • Rinforzare la capacità di gestire la complessità dei diversi partner dell’ecosistema cloud. Gestire un ambiente dinamico e interdipendente richiede infatti un nuovo approccio e nuove capacità all'interno dell'azienda.
  • Ampliare i  confini della conformità alla sicurezza e alle normative di legge attraverso nuove competenze interne e soluzioni esterne. Stabilire rigide politiche di controllo a livello interno, e verificare che i fornitori aderiscano agli stessi standard dell'azienda. Con maggiore disciplina, si riduce il rischio legato all’errore umano, il tipo di errore spesso meno controllabile.
     

Per consultare lo studio completo visitate ibm.biz/tailoringcloud

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