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Tecnologia e migrazione: nasce la App che aiuta a rispondere ai bisogni di chi fugge

Dalla collaborazione tra l’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) e Fondazione IBM Italia nasce una nuova App studiata per comprendere i bisogni specifici delle popolazioni in movimento e supportare l’azione di MSF lungo le rotte della migrazione
22 ottobre 2016

Milano, Italia - 21 ott 2016: Dalla collaborazione tra l’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) e la Fondazione IBM Italia nasce una soluzione che ha l’obiettivo di assistere al meglio i migranti, i rifugiati e i richiedenti asilo che necessitano di cure lungo le tappe del loro viaggio. La soluzione chiamata “People on the Move” (POM), che può integrare IBM Watson Analytics, supporterà il lavoro delle équipe MSF impegnate nei Balcani, in Sicilia o in nave per il soccorso in mare nel Mediterraneo. Utilizzando appositi tablet, gli operatori possono inserire in modo immediato i dati medici dei pazienti a prescindere dalla connessione. Tutti i dati raccolti in forma anonima confluiscono in tempo reale in un unico database. MSF potrà così ottimizzare la propria risposta medico-umanitaria e rafforzare il proprio impegno perché a tutte le persone in fuga vengano garantite assistenza e condizioni di vita dignitose. “Le nostre équipe lungo le rotte della migrazione si trovano ad assistere gruppi numerosi di persone, in continuo movimento e in contesti mutevoli e precari, campi profughi improvvisati, cliniche mobili, porti o addirittura in mare” ha detto Vittoria Gherardi, responsabile medico di MSF. “Questa tecnologia ci aiuterà a rispondere rapidamente nelle diverse situazioni ai bisogni medici dei nostri pazienti per aiutarli al meglio nei pochi momenti del loro viaggio in cui qualcuno si prende cura di loro.”

La App è stata promossa dalla Fondazione IBM Italia nell’ambito del programma Impact Grants, un’iniziativa pro-bono che ha l’obiettivo di supportare le ONG mettendo a disposizione le competenze e gli strumenti tecnologici più avanzati. Progettata in base alle richieste specifiche dei medici e degli esperti di MSF, la App è stata sviluppata dal Smart Solution Lab di IBM basato a Roma utilizzando software IBM ed è ospitata nel SoftLayer Data Centre nei pressi di Milano.

Dopo una prima fase di test, la App è oggi in uso in tre progetti. In Serbia, dove MSF offre assistenza attraverso cliniche mobili nei campi al confine con l’Ungheria e nei parchi di Belgrado, è stata utilizzata per 2444 consultazioni mediche, 206 sessioni individuali di salute mentale e 174 sessioni di gruppo in soli due mesi, a opera di due team di medici e psicologi. A Trapani, dove MSF fornisce servizi per la salute mentale nei Centri di Accoglienza Straordinaria, è servita agli psicologi per 165 prime visite, 164 follow-up e 78 sessioni di gruppo. Sulla nave Bourbon Argos il tablet viene usato dal team medico che raccoglie tanto i dati medici individuali dei pazienti assistiti, quanto i dati aggregati dei diversi soccorsi (dall’avvio della App, 7 soccorsi per un totale di 4337 persone). Una banca dati in continuo divenire, che potrà potenzialmente essere estesa ad altri progetti lungo le rotte della migrazione.

"IBM è impegnata ad aiutare le organizzazioni umanitarie e coloro che in prima linea in tutta Italia e in Europa rispondono alle esigenze critiche e a lungo termine di migranti e rifugiati", ha dichiarato Angelo Failla, Direttore della Fondazione IBM Italia. "L'applicazione sviluppata da IBM aiuterà i medici di MSF e gli operatori sanitari a fornire sollievo a queste popolazioni vulnerabili che hanno bisogno di cure mediche."

L’uso di "People on the Move" consentirà a medici ed epidemiologi di comprendere e di agire, grazie a tutti i dati raccolti, in un modo più specifico e veloce. Con l’introduzione di Watson Analytics, i dati potranno essere analizzati utilizzando le capacità predittive e prescrittive del cognitive, consentendo alle squadre sul territorio la scoperta di informazioni nuove e obiettive.

Le persone che intraprendono il pericoloso viaggio verso la sicurezza vivono in condizioni di estrema precarietà, esposte agli elementi e alla violenza, spesso senza protezione né certezze per il futuro, e tutto questo si ripercuote sulla loro salute. La App consente di registrare in forma anonima le caratteristiche dei pazienti, le loro condizioni di salute e vulnerabilità (minori non accompagnati, donne incinte, disabili, persone sopravvissute a traumi o con patologie croniche), i traumi subiti prima o durante il viaggio, il tipo di intervento medico o psicologico effettuato dalle équipe di MSF, fino all’eventuale trasferimento nel sistema sanitario nazionale.

“Quella della migrazione non è un’emergenza occasionale, ma una crisi umanitaria globale che richiede una risposta adeguata ai bisogni di chi fugge” ha detto Gabriele Eminente, direttore generale di MSF. “La App che Fondazione IBM ci ha donato è uno strumento innovativo di elevata qualità medico-scientifica che renderà ancora più tangibile il drammatico impatto delle politiche attuali sulle vite di moltissime persone.”

Negli ultimi anni MSF ha aumentato i propri sforzi per soccorrere le popolazioni in movimento, nei paesi colpiti dalle crisi e lungo tutto il percorso della fuga. Oggi MSF offre assistenza medico-umanitaria e psicologica a sfollati, rifugiati e richiedenti asilo in più di 30 Paesi. In Europa, MSF lavora con équipe di medici, psicologi e mediatori culturali in Grecia, Balcani, Francia, Svezia, Italia e nel Mar Mediterraneo.

Video: https://youtu.be/PKK3u51utEQ

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