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Startup: come cambia la mappa social del Paese

La 2° edizione dell’analisi IBM-Talent Garden sulle conversazioni Twitter svela un’evoluzione tematica, con argomenti che ‘vanno in soffitta’ e altri che scalano la classifica. Lo dicono centinaia di hashtag come fintech, foodtech, IoT, bigdata, bitcoin, sharingeconomy. Le costanti però non mancano: molti più uomini che donne, più Nord che Sud.
17 marzo 2016

Milano - 17 mar 2016: Un milione di tweet generati da oltre 111mila utenti unici: ecco la cornice della seconda indagine nazionale di IBM Italia e Talent Garden realizzata su dati del 2015 per mettere in luce chi sono e dove operano, di cosa parlano e a quali momenti si aggregano quanti alimentano il dialogo intorno all’innovazione e al mondo delle startup in ambito social. La collaudata metodologia ha esplorato le conversazioni ospitate dai nove e-magazine più rappresentativi della comunità hi-tech nazionale - vale a dire @Wireditalia, @Chefuturo, @CorrInnovazione, @EconomyUp, @Startupbusiness, @Ideastartup, @Startup_Italia, @Startupperblog e @Nova24Tec - che sono state incrociate con centinaia di hashtag nel ruolo di parole chiave.

Se, da un lato, i risultati sono lungi dall’avere disatteso, dall’altro ciò che emerge è un contesto in perenne evoluzione: il tema #open data, per esempio, esce dalla top ten degli argomenti mentre #fintech e #IoT si piazzano rispettivamente al 3° e 4° posto. Anche #bigdata e #droni, quest’ultimo abbinato a #photo, salgono parecchio rispetto al 2014 entrando entrambi tra i primi dieci.

<< La ricerca - dichiara Enrico Cereda, amministratore delegato di IBM Italia - ci conferma il grande fermento sociale sui temi dell’innovazione e del digitale. Mi riferisco a quella parte del Paese che dimostra di avere precise competenze e che sui social dibatte, fa cultura e per questa via contamina a poco a poco l’intero tessuto. Cosa di cui c’è grande bisogno, per colmare i nostri gap e per fare sviluppo. Per questo - conclude Cereda - noi restiamo al fianco delle startup italiane e di tutti coloro che hanno idee da far crescere >>.   

<< La nostra collaborazione con IBM Italia si articola in diverse iniziative congiunte che ci permettono di lavorare in prima linea sul tema dell'innovazione. Per questa ricerca siamo partiti dalla necessitàdi interpretare il panorama italiano delle startup individuando le eccellenze e i fenomeni emergenti, essenziali per chi si sta navigando nel mare della digital transformation >>, dichiara Davide Dattoli, Presidente di Talent Garden.

Dalla disamina dei contenuti più trattati emergono precisi filoni di discussione. Come il fintech, per cominciare: nel 2015 l’impatto della digital disruption si è abbattuto sul mondo dei servizi finanziari aumentando considerevolmente le conversazioni intorno a quelle startup che si occupano di e-payment, bitcoin e tracciamento delle transazioni. Significativo anche il fenomeno bigdata per una particolarità: mentre nel 2014 se ne parlava in generale, ora viene affrontato parlando di strumenti di analisi avanzati. Il che ne ha fatto un hashtag di rilievo, tanto da guadagnare la sesta posizione tra i più citati.

Il tema della tecnologia ruota intorno all’internet of things e alla sharing economy. Nel primo caso i trend sono soprattutto legati al settore dell’automotive, ai wearable device e a strumenti come i droni. Nel secondo, invece, il dibattito si allarga dai fenomeni Uber e AirBnB ad altre tipologie di servizi, sia in ottica lifestyle sia di dibattito sulle loro normative.  

Poi c’è il Governo che, l’anno scorso, ha investito in innovazione per la scuola e per l’impresa. I tweet indicano che l’insegnamento del coding già dalle elementari è considerato un imperativo per il futuro della didattica e che c’è stata attenzione per i bandi e i fondi destinati alla scienza, alle scuole e ai musei. Ma molto si è parlato anche di creazione del database ufficiale delle Camere di Commercio che raccoglie le startup e le piccole aziende innovative.

Infine l’Expo che non poteva non influenzare il colloquio su un social come Twitter:  ecco perché i flussi di dialogo - caratterizzati dall’hashtag foodtech - si sono legati, in particolar modo, all’innovazione nel mondo del cibo e dell’intera filiera dell’agroalimentare.

Rispetto al 2014 le costanti sono rilevate nelle differenze di genere e nel dato geografico. Gli uomini, infatti, restano stabilmente in maggioranza (70%) concentrando l’attenzione su argomenti tecnici e finanziari mentre le donne - il cui impegno in ambito startup risulta ovunque in crescita - dimostrano maggiore propensione verso la condivisione, la creatività e la formazione.

Entrambi vivono in maggior misura a Milano (29%) - che conferma così il ruolo di “città degli innovatori” -, seguita da Brescia (23%) - la provincia italiana dunque avanza - e dalla Capitale (18%). Il Mezzogiorno è rappresentato da Napoli, al 5° posto con il 3%.

Per quanto riguarda gli eventi che hanno maggiormente aggregato su tutti svetta lo Startup Italia Open Summit che, il 14 dicembre, ha segnato il culmine delle conversazioni 2015: intorno all’hashtag ufficiale #SIOS15 si è registrato un picco di 14471 tweet. Distanziati risultano il Milano Social Media Week di Smau, il Maker Fair di Roma e il reality show Shark Tank Italia di Mediaset.

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