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IBM crea il processore universale di calcolo quantistico più potente mai realizzato prima

IBM raddoppia la potenza di calcolo dei sistemi commerciali IBM Q grazie a un nuovo processore Gli sviluppatori, i ricercatori e i programmatori eseguono oltre 300.000 esperimenti quantistici sul cloud IBM
17 maggio 2017
Yorktown Heights NY, USA - 17 mag 2017: IBM (NYSE: IBM) ha annunciato oggi di aver costruito e collaudato con successo i processori universali di calcolo quantistico più potenti mai realizzati prima. Il primo processore aggiornato sarà disponibile gratuitamente sul cloud IBM per sviluppatori, ricercatori e programmatori, che potranno eseguire dei calcoli quantistici utilizzando un vero e proprio processore quantistico. Il secondo è un nuovo prototipo di processore commerciale, che rappresenterà il core del primo sistema commerciale IBM Q.

 

Lanciata a marzo 2017, IBM Q è un’iniziativa assolutamente innovativa atta a creare dei sistemi universali di calcolo quantistico disponibili in commercio per applicazioni scientifiche e aziendali. I servizi e i sistemi IBM Q verranno forniti attraverso la piattaforma cloud di IBM. IBM ha reso pubblici i suoi processori quantistici per la prima volta un anno fa, mettendoli a disposizione come strumenti di sviluppo per la ricerca scientifica, come risorse a livello universitario e come catalizzatori d’interesse per il settore. Fino a oggi, gli utenti hanno eseguito oltre 300.000 esperimenti quantistici sul cloud IBM.

 

Grazie all’odierna presentazione dei due nuovi processori per IBM Q, l’azienda sta gettando le basi per la soluzione di problemi pratici a livello aziendale e scientifico che risultano difficili da gestire anche utilizzando i sistemi informatici convenzionali più potenti attualmente disponibili. I due nuovi processori sviluppati da IBM comprendono: 

  • Un processore da 16 qubit che consentirà una sperimentazione più complessa rispetto al processore da 5 qubit precedentemente disponibile. Gli sviluppatori, i programmatori e i ricercatori possono accedervi gratuitamente per eseguire esperimenti ed algoritmi quantistici, per lavorare con singoli bit quantistici, così come per visualizzare tutorial e simulazioni. L’accesso Beta oggi è disponibile attraverso un nuovo kit di sviluppo software presente su GitHub https://github.com/IBM/qiskit-sdk-py.
  • Il primo prototipo IBM di processore commerciale a 17 qubit, che sfrutta notevoli miglioramenti apportati a livello di materiali, dispositivo e architettura per renderlo il processore quantistico più potente creato da IBM fino a oggi. È stato progettato per essere almeno due volte più potente del processore attualmente disponibile al pubblico sul cloud IBM e rappresenterà il punto di partenza per i primi sistemi commerciali IBM Q ad accesso anticipato.

"I notevoli miglioramenti tecnici annunciati oggi consentiranno a IBM di aumentare progressivamente i processori futuri per raggiungere almeno 50 qubit, e dimostrano capacità di calcolo che vanno oltre gli odierni sistemi di calcolo convenzionali”, spiega Arvind Krishna, vicepresidente senior e direttore della divisione IBM Research and Hybrid Cloud. “Questi potenti aggiornamenti ai nostri sistemi quantistici, che vengono forniti sul cloud, ci consentono di immaginare nuove applicazioni e nuove frontiere per le scoperte scientifiche che risulterebbero praticamente impossibili utilizzando i normali computer da soli”.
L’intrinseca potenza di calcolo di un processore quantistico per risolvere problemi pratici dipende da fattori che vanno oltre il mero numero di qubit. Data la fragilità delle informazioni quantistiche, aumentare la potenza di calcolo richiede un aumento della qualità dei qubit, della loro comunicazione e la riduzione al minimo degli errori quantistici che si possono verificare.

IBM ha adottato una nuova metrica per caratterizzare la potenza di calcolo dei sistemi quantistici: il Volume Quantistico. Il Volume Quantistico rintraccia il numero e la qualità dei qubit, la connettività del circuito e i tassi di errore delle attività. Il prototipo IBM di processore commerciale garantisce un notevole miglioramento del volume quantistico. Nei prossimi anni, IBM ha in programma di continuare a promuovere questa tecnologia in maniera massiccia e ha l’obiettivo di aumentare significativamente il volume quantistico dei sistemi futuri migliorando tutti gli aspetti dei processori, ad esempio portandoli ad almeno 50 qubit. Gli esperti possono trovare ulteriori informazioni qui: https://ibm.biz/BdiaQe.

Le tecnologie attualmente utilizzate sui computer convenzionali, come ad esempio Watson, possono aiutare a trovare informazioni e modelli nascosti in enormi quantità di dati esistenti. Al contrario, i computer quantistici forniranno delle soluzioni a problemi importanti nel caso in cui non si possano trovare i modelli a causa di una quantità insufficiente di dati o nel caso in cui, per trovare una risposta, debba essere esplorato un numero eccessivo di possibilità, impossibili da elaborare con un computer convenzionale.

Le applicazioni future del calcolo quantistico potranno comprendere: 

-- Ottimizzazione aziendale: fornire migliori soluzioni a complessi problemi di ottimizzazione riguardanti catene di approvvigionamento, logistica, dati finanziari di simulazione e analisi dei rischi;

-- Materiali e chimica: semplificazione della complessità delle interazioni chimiche e molecolari che portano alla scoperta di nuovi materiali e farmaci;
-- Intelligenza artificiale: potenziare alcuni aspetti dell’intelligenza artificiale, come ad esempio il machine learning; oppure
-- Sicurezza del cloud: utilizzo delle leggi della fisica quantistica allo scopo di migliorare la sicurezza dei dati personali sul cloud.


Per maggiori informazioni, visitare il sito www.ibm.com/ibmq.

Informazioni su IBM Research 
Da oltre 70 anni IBM Research definisce il futuro dell'information technology grazie a oltre 3.000 ricercatori che operano in 12 laboratori nei 6 continenti. Tra i ricercatori di IBM Research vi sono 6 premi Nobel, 10 Medaglie nazionali USA per la tecnologia, 5 Medaglie nazionali USA per la scienza, 6 Turing Award, 19 nomine nella National Academy of Sciences e 20 nomine nella U.S. National Inventors Hall of Fame.
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