Comunicati stampa

Studio IBM: mentre i CEO procedono nell'adozione dell'AI generativa, persistono dubbi su forza lavoro e cultura

• Più della metà degli amministratori delegati dichiara di spingere la propria organizzazione verso l’adozione dell’AI generativa più rapidamente di quanto alcuni dipendenti siano disposti a fare
• La metà degli amministratori delegati intervistati dichiara che sta assumendo personale in ruoli legati all'AI che l'anno scorso non esistevano, ma più della metà non ha ancora valutato l'impatto di questa tecnologia sulla propria forza lavoro
• Le priorità per i CEO in Italia nei prossimi 3 anni riguardano l’accuratezza delle previsioni (38%), l’esperienza del cliente (38%), l’efficacia del marketing e delle vendite (22%), ecosistema e partnership (19%)
16 maggio 2024

ARMONK, N.Y., 16 maggio 2024 - Un nuovo studio dell'Institute for Business Value di IBM (NYSE: IBM) ha rilevato che gli amministratori delegati intervistati si trovano ad affrontare nuove sfide relative alla forza lavoro, alla cultura e alla governance mentre agiscono per implementare e scalare rapidamente l'AI generativa all’interno delle loro organizzazioni. 

 

Lo studio annuale globale*, che ha visto la partecipazione di 3.000 CEO di oltre 30 Paesi e 26 settori d’industria, mette in luce che il 64% degli intervistati afferma che il successo dell'AI generativa dipenderà più dalla capacità di adozione da parte delle persone che dalla tecnologia stessa. Tuttavia, il 61% sostiene che sta spingendo la propria organizzazione ad adottare l'AI generativa più rapidamente di quanto alcuni membri del personale siano disposti a fare.

 

I risultati hanno anche rivelato che quasi due terzi (63%) dei CEO intervistati affermano che i loro team hanno le competenze e le conoscenze necessarie per incorporare l'AI generativa, ma pochi ne comprendono l'impatto sulla forza lavoro e sulla cultura della loro organizzazione. Più della metà (56%) non ha ancora valutato questo impatto sui propri dipendenti. Eppure, il 51% degli amministratori delegati dichiara di assumere persone in ruoli relativi all'AI generativa che l'anno scorso ancora non esistevano, mentre il 47% prevede di ridurre o ridistribuire la propria forza lavoro nei prossimi 12 mesi con l’avvento dell'AI generativa.

 

“C'è un incredibile entusiasmo intorno all'AI generativa e i CEO vogliono andare oltre il clamore dell'AI per ottenere un impatto sul business. Tuttavia, senza le persone e la cultura giuste, i progressi saranno lenti", ha dichiarato Matt Candy, Global Managing Partner di IBM Consulting. “Nel momento in cui l'AI generativa viene incorporata nella strategia aziendale, è fondamentale che i dirigenti costruiscano una mentalità e una cultura aziendale che favorisca questa adozione e guidino le persone attraverso il cambiamento”.

 

Alcuni risultati dello studio:

 

La forza lavoro è messa a dura prova dalla pressione dell'adozione dell'AI generativa

•   Il 40% dei CEO intervistati prevede di assumere altro personale con l’avvento dell’AI generativa.

•   Tuttavia, più della metà (53%) dichiara di essere già in difficoltà nel riuscire a ricoprire ruoli tecnologici chiave.

•   I CEO affermano che il 35% della loro forza lavoro avrà bisogno di riqualificarsi nei prossimi tre anni, rispetto al 6% del 2021.

 

Gli amministratori delegati riconoscono che è necessario un cambiamento culturale per scalare con successo l’AI, ma devono affrontare le sfide che questa adozione porta nella collaborazione all’interno dell’organizzazione 

•   Il 65% dei CEO intervistati afferma che il successo della propria organizzazione è direttamente legato alla qualità della collaborazione tra finanza e tecnologia, ma quasi la metà (48%) afferma che la competizione tra i dirigenti della propria C-Suite a volte impedisce tale collaborazione.

•   La maggior parte degli amministratori delegati (81%) afferma che ispirare il proprio team con una visione comune produce risultati migliori. Allo stesso tempo, il 37% riconosce che i propri dipendenti non comprendono appieno l'impatto di queste decisioni strategiche.

•   Il 57% degli intervistati riconosce che per diventare un'organizzazione data-driven il cambiamento culturale è più importante del superamento delle sfide legate alla tecnologia1.

•   I CEO citano l'adozione dell'AI generativa come elemento critico per il successo, ma quasi due terzi (64%) afferma che la loro organizzazione deve trarre vantaggio dalle tecnologie che cambiano più velocemente di quanto le persone riescano ad adattarsi.

 

I CEO indicano che i vantaggi di una rapida adozione della tecnologia superano i potenziali rischi

•   Più di due terzi (68%) dei CEO intervistati concordano sul fatto che la governance per l'AI generativa debba essere stabilita nel momento in cui le soluzioni vengono progettate, piuttosto che dopo la loro implementazione.

•   Sebbene il 75% dei CEO intervistati affermi che l'AI affidabile è impossibile senza un'efficace governance, solo il 39% dice di avere già oggi una buona governance dell'AI generativa.

•   Allo stesso tempo, il 62% degli amministratori delegati intervistati dichiara di voler correre più rischi della concorrenza per mantenere il vantaggio competitivo, e la metà (51%) concorda sul fatto che il rischio di rimanere indietro li spinge a investire in alcune tecnologie prima di averne compreso chiaramente il valore1.

•   Il 67% degli intervistati afferma che i guadagni di produttività derivanti dall'automazione sono così grandi che devono accettare un rischio significativo per rimanere competitivi.

•   Mentre oggi il 71% dei CEO non va oltre la sperimentazione dell'AI generativa, il 49% prevede che guidi la crescita e l'espansione entro il 2026.

 

L'innovazione di prodotti e servizi è una priorità assoluta, ma l'attenzione agli obiettivi a breve termine potrebbe ostacolare i progressi a lungo termine

•   I CEO intervistati hanno classificato l'innovazione dei prodotti e dei servizi come la loro massima priorità per i prossimi tre anni, in aumento rispetto al sesto posto del 2023.

•   Il 41% degli amministratori delegati dichiara di essere disposto a sacrificare l'efficienza operativa per una maggiore innovazione.

•   Tuttavia, la maggior parte di essi indica l'attenzione ai risultati a breve termine come il principale ostacolo all'innovazione.

•   Oggi, solo il 36% sta finanziando i propri investimenti in AI generativa con nuove spese solo in IT, mentre il restante 64% sta riducendo le spese relative ad altra tecnologia1.

 

Alcuni dati italiani

Secondo i risultati rilevati a livello nazionale, i maggiori ostacoli all’innovazione indicati dai CEO italiani riguardano tecnologia o dati inadeguati (32% rispetto al dato global 42%) e l’avversione al rischio/interruzione (46% rispetto a 39% global). Queste invece le priorità per i prossimi tre anni: accuratezza delle previsioni e esperienza del cliente (38% rispetto al 30% global), efficacia del marketing e delle vendite (22% rispetto al 29% global) e l’ecosistema/partnership (19% rispetto al 25% global).

 

Negli ultimi 6 mesi è aumentata significativamente la preoccupazione da parte dei CEO sui possibili ostacoli nell’adozione dell’intelligenza artificiale generativa, legata ad esempio alla provenienza dei dati (52%, rispetto al 41% global) e la preoccupazione per l’uso improprio della proprietà intellettuale (40% rispetto al 31% global).

Le priorità, invece, che guidano gli investimenti dei CEO nelle tecnologie di intelligenza artificiale riguardano il miglioramento della sicurezza e della gestione del rischio (49% rispetto al 38% su base globale).

 

Per consultare lo studio completo, che include le strategie attuabili per aiutare le organizzazioni ad affrontare la complessità dell'adozione dell'AI generativa: https://www.ibm.com/thought-leadership/institute-business-value/en-us/c-suite-study/ceo

 

IBM

IBM è un fornitore leader di cloud ibrido e AI e di consulenza a livello globale. Aiuta i clienti in più di 175 Paesi a capitalizzare gli insight dei loro dati, a semplificare i processi aziendali, a ridurre i costi e a ottenere un vantaggio competitivo nei loro settori. Migliaia di enti governativi e aziendali in aree infrastrutturali critiche come i servizi finanziari, le telecomunicazioni e la sanità si affidano alla piattaforma cloud ibrida di IBM e a Red Hat OpenShift per realizzare la loro trasformazione digitale in modo rapido, efficiente e sicuro. Le innovazioni di IBM nell'AI, nel quantum computing, nelle soluzioni cloud specifiche per il settore e nella consulenza offrono ai nostri clienti opzioni aperte e flessibili. Tutto questo è supportato dall'impegno ben noto di IBM per la fiducia, la trasparenza, la responsabilità, l'inclusività e il servizio.  Per maggiori informazioni, visitate il sito www.ibm.com

 

Contatti:
Paola Piacentini, IBM external Relations Leader 
email: paola_piacentini@it.ibm.com
tel. + 39 335 1270646

 


 

*Metodologia dello studio
L'IBM Institute for Business Value, in collaborazione con Oxford Economics, ha condotto interviste con 3.000 CEO di oltre 30 Paesi e 26 settori industriali da dicembre 2023 ad aprile 2024 nell'ambito della 29a edizione della serie IBM C-Suite Study. Le conversazioni si sono concentrate sulle priorità aziendali, la leadership, la tecnologia, il talento, il partenariato, la normativa, la disruption del settore e la trasformazione aziendale. L'IBM Institute for Business Value, il think tank di IBM che si occupa di leadership di pensiero, combina ricerca globale e dati sulle prestazioni con l'esperienza di esperti del settore e di accademici di spicco per fornire insight utili ai decisori aziendali.

 

1 Dati non pubblicati dell'IBM Institute for Business Value 2024 CEO Study

 

Release Categories