Comunicati stampa
Studio IBM: i CEO puntano sull'AI mentre affrontano le sfide in azienda

ARMONK, N.Y., 6 maggio 2025 – Un nuovo studio globale dell'IBM (NYSE: IBM) Institute for Business Value ha messo in evidenza che i CEO intervistati si stanno impegnando a far crescere le soluzioni di intelligenza artificiale in tutta la loro organizzazione, anche se devono affrontare le sfide derivanti dall'accelerazione nell'adozione della tecnologia.
L’IBM CEO Study 2025, per il quale sono stati ascoltati 2.000 CEO a livello mondiale, ha rivelato che gli intervistati si aspettano che il tasso di crescita degli investimenti in AI raddoppi nei prossimi due anni e il 61% (73% in Italia) conferma di adottare attivamente già oggi gli agenti AI e di prepararsi a implementarli su larga scala.
Secondo i risultati, il 68% dei CEO ritiene fondamentale per la collaborazione interfunzionale un'architettura dei dati integrata a livello aziendale e il 72% (66% in Italia) considera i propri dati come la chiave per sbloccare il valore dell'AI generativa. Tuttavia, la ricerca indica che le organizzazioni potrebbero avere difficoltà a coltivare un ambiente dati efficiente: la metà (50%) degli intervistati ha ammesso che il rapido ritmo degli ultimi investimenti ha portato la loro organizzazione ad una tecnologia disomogenea e frammentata.
Nella prefazione dello studio, il vicepresidente di IBM Gary Cohn afferma: "Con l’accelerazione nell'adozione dell'intelligenza artificiale per migliorare efficienza e produttività, il vero vantaggio lo otterranno solo quei CEO coraggiosi che vedono i rischi come opportunità da cogliere. Questo implica concentrarsi su ciò che è controllabile, poiché ci sono molte cose al di fuori del nostro controllo. In momenti di incertezza del mercato, l'utilizzo dell'intelligenza artificiale e dei dati aziendali per mettere a frutto i propri punti di forza diventa un vantaggio competitivo. I leader che non approfitteranno di questi strumenti per evolversi stanno praticamente optando per non competere in futuro”.
“Quando si tratta di adottare l'AI, i CEO si trovano a dover bilanciare la pressione del ROI a breve termine con quella degli investimenti in innovazione a lungo termine”, ha dichiarato Tiziana Tornaghi, General Manager IBM Consulting Italia. “Ma sappiamo che le organizzazioni che continuano a innovare, soprattutto nei periodi di incertezza, ne usciranno più forti e saranno meglio posizionate per capitalizzare sulle nuove opportunità”.
Alcuni risultati:
I CEO sono costretti a bilanciare due forze contrarie: le richieste immediate di rendimento del capitale investito e l'impegno nell'innovazione a lungo termine
• Secondo i CEO intervistati, solo il 25% delle iniziative di AI ha generato il ritorno sull'investimento atteso negli ultimi anni, mentre soltanto il 16% ha avuto influenza sull'intera organizzazione.
• Per accelerare i progressi, due terzi 65% (70% in Italia) dei CEO intervistati sostiene che la propria organizzazione sta facendo affidamento su casi d'uso di intelligenza artificiale guidati dal ROI, con il 68% (61% in Italia) che afferma che la loro organizzazione dispone di metriche specifiche per valutare efficacemente il ritorno sull'investimento in innovazione.
• Poco più della metà 52% (59% in Italia) degli intervistati afferma che la propria organizzazione, oltre alla riduzione dei costi, sta ottenendo valore dagli investimenti in AI generativa.
• Il 64% dei CEO riconosce che il rischio di rimanere indietro spinge gli investimenti in alcune tecnologie prima di avere una chiara comprensione del valore che esse apportano all'organizzazione, ma solo il 37% afferma che è meglio essere "veloci e sbagliare" piuttosto che "fare la cosa giusta ma troppo lentamente" quando si tratta di adozione della tecnologia.
• Il 59% dei CEO ammette che, al verificarsi di cambiamenti imprevisti, la propria organizzazione fatica a bilanciare i finanziamenti tra le operazioni esistenti e gli investimenti in innovazione, mentre il 67% (70% in Italia) afferma che è necessaria una maggiore flessibilità di budget per capitalizzare sulle opportunità digitali che guidano la crescita e l'innovazione a lungo termine.
• Entro il 2027, circa l'85% dei CEO prevede che gli investimenti in AI per migliorare l'efficienza e ridurre i costi avranno prodotto un ROI positivo, e il 77% prevede di vedere una crescita e un'espansione su larga scala grazie agli investimenti in AI.
I CEO ritengono che leadership strategica e talenti specializzati siano essenziali per sbloccare il valore dell’AI, in un contesto in cui competenze e abilità scarseggiano
• Il 69% dei CEO intervistati afferma che il successo della propria organizzazione è direttamente collegato alla capacità di trattenere un ampio gruppo di leader con una profonda comprensione della strategia e l'autorità per prendere decisioni critiche.
• Il 67% (60% in Italia) dei CEO afferma che la differenziazione dipende dall'avere le giuste competenze nelle posizioni giuste con i giusti incentivi.
• I CEO citano la mancanza di collaborazione tra i silos organizzativi, l'avversione al rischio e alla trasformazione, e la mancanza di competenze e conoscenze come le principali barriere all'innovazione nella loro organizzazione.
• I CEO affermano che circa un terzo (31%) della forza lavoro richiederà formazione e/o riqualificazione nei prossimi tre anni, mentre il 65% (71% in Italia) afferma che la propria organizzazione utilizzerà l'automazione per colmare le lacune di competenze.
• Il 54% (47% in Italia) dei CEO afferma che sta assumendo ruoli legati all'intelligenza artificiale che solo un anno fa non esistevano.
Per visualizzare lo studio completo, visitare: https://www.ibm.com/thought-leadership/institute-business-value/en-us/c-suite-study/ceo
*Metodologia di studio
L'IBM Institute for Business Value, in collaborazione con Oxford Economics, ha intervistato 2.000 CEO di 33 paesi e 24 settori tra febbraio e aprile 2025. Le domande del sondaggio hanno riguardato diverse aree chiave, tra cui le prestazioni organizzative, le priorità strategiche e le sfide dell'innovazione. Lo studio ha anche esplorato il modo in cui le aziende gestiscono il cambiamento, adottano tecnologie come l'intelligenza artificiale, prendono decisioni, approcci di leadership, strategie di talento, preparazione culturale alla trasformazione, sforzi di collaborazione e preoccupazioni legate alla normativa.
L'IBM Institute for Business Value, è il think tank di IBM, che combina la ricerca globale e i dati sulle prestazioni con l'esperienza di esperti di settore e accademici per fornire insight ai leader. Per ulteriori informazioni sulla leadership di pensiero di livello mondiale, visitare: www.ibm.com/ibv. Per ricevere ulteriori approfondimenti, iscriviti alla newsletter di IdeaWatch: https://ibm.co/ibv-ideawatch.
IBM
IBM è un’azienda leader a livello mondiale nel settore del cloud ibrido, dell’AI e dei servizi alle imprese e opera con le imprese di oltre 175 Paesi aiutandole a capitalizzare sugli insight dei loro dati, a semplificare i processi aziendali, a ridurre i costi e a ottenere un vantaggio competitivo nei loro settori d’industria. Quasi 4.000 enti governativi e aziende in aree infrastrutturali critiche come quelle dei servizi finanziari, delle telecomunicazioni e sanità si basano sulla piattaforma cloud ibrida di IBM e su Red Hat OpenShift per realizzare la loro trasformazione digitale in modo rapido, efficiente e sicuro. Le innovazioni di IBM nell’ambito dell’AI, del quantum computing, delle soluzioni cloud specifiche per settore d’industria e nei servizi sono offerte con opzioni open e flessibili. Tutto questo è supportato dal ben noto impegno di IBM per la trasparenza, la responsabilità, l'inclusività e il servizio. Per maggiori informazioni, visitate il sito www.ibm.com/it-it.
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