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Siamo l’Associazione Italiana Studenti di Fisica ( AISF) e due sono le frasi che guidano il nostro lavoro. La prima ci viene ripetuta spesso, da professori e ricercatori che apprezzano e...
Siamo l’Associazione Italiana Studenti di Fisica ( AISF) e due sono le frasi che guidano il nostro lavoro. La prima ci viene ripetuta spesso, da professori e ricercatori che apprezzano e ammirano il nostro operato:
"Se l'AISF fosse esistita ai miei tempi, sicuramente ne sarei stato socio attivo".
La seconda fu pronunciata da Stephen Hawking durante la cerimonia di apertura della prima edizione dei PLANCKS, evento che quest’anno giunge alla sua decima edizione e che ospiteremo proprio nella nostra bellissima Milano. La frase faceva così:
“La scienza e la tecnologia stanno profondamente cambiando il nostro mondo ed è importante assicurarsi che questi cambiamenti avvengano nella giusta direzione. In una società democratica, questo significa che tutti noi abbiamo bisogno di comprendere le basi della scienza.”
L’Associazione Italiana Studenti di Fisica, di cui sono presidente, è una realtà che si pone l’obiettivo di lavorare proprio nel solco tracciato da queste due massime: in primo luogo per creare una comunità, una rete e in secondo luogo per divulgare la Fisica.
La Fisica, questa splendida scienza che intreccia l’astratta bellezza della matematica all’origine e al trasformarsi del nostro universo, è la nostra passione, è il nostro lavoro, è ciò che ci fa brillare gli occhi e proprio come ogni altra scienza, si fa provando e riprovando.
È provando e riprovando, infatti, che l’Umanità ha raggiunto i più grandi traguardi.
Tuttavia, per provare e, soprattutto, riprovare è necessario un dialogo, un confronto, una relazione tra il singolo e la Comunità. La forza della Scienza, e quindi della Fisica, vive proprio in questa relazione che ci vede collaborare e portare ognuno un piccolo contributo con il fine ultimo di costruire qualcosa di comune, un sapere comune, un patrimonio condiviso che permetta all’Umanità stessa, tentativo dopo tentativo, di ottenere una comprensione sempre maggiore dell’Universo.
È vero, ci vuole un po' di coraggio per salire laddove i grandi si sono fermati e ci vuole un po' di umiltà per riconoscere i propri errori e "riprovare" laddove si è sbagliato. Ma mi sembra evidente che la Comunità possa svolgere un ruolo fondamentale in questo. Soprattutto in un periodo come il nostro, in cui siamo chiamati ad affrontare sfide epocali: la Terra si sta scaldando, nuove pandemie hanno bussato e busseranno alla nostra porta e noi non possiamo più permetterci di rimanere isolati nel buio della nostra stanza. Lo abbiamo capito. Dobbiamo condividere quanto più possibile, dobbiamo imparare ad ascoltare ogni voce, senza ostracizzarne nessuna. Dobbiamo avere una visione panottica, che abbracci ogni aspetto del mondo e della vita e che ci permetta di vincere le sfide che ci attendono.
La nostra comunità, la comunità di AISF, è un modo per costruirci proprio questo percorso; è un modo per creare una rete il cui fine ultimo è proprio quello di arrivare sulle spalle dei giganti e vincere, insieme, tali sfide.
Eppure, non è finita qui. Costruire una comunità è solo il primo passo. Infatti, il mondo vero è fuori dalle mura delle nostre università ed è là fuori che noi, ed ogni fisico, dobbiamo tornare.
Siamo chiamati a fare un secondo passo: uscire dall’Accademia e tornare laddove ci attende la Società, quella in cui viviamo.
Tutte le nostre vittorie, tutti i nostri traguardi, non saranno vere vittorie e veri traguardi se non torniamo a raccontarlo alla gente. Tutto quello che otterremo non ci porterà ad un vero progresso se non andremo per le strade a mostrarlo.
È proprio con questo spirito che da quasi due anni stiamo organizzando la decima edizione di PLANCKS, le finali mondiali delle olimpiadi di Fisica, che si terranno a Milano dal 12 al 16 maggio 2023. Esso è un evento che oltre ad essere una competizione è una conferenza piena di preziosissime lezioni, durante le quali saremo noi i primi ad essere istruiti da chi ci precede, da chi è già salito sulle spalle di quei giganti ed ora torna da noi per raccontare cosa ha visto da lassù. Non solo, è con questo stesso spirito che vogliamo riunirci ancora una volta per costruire una rete che valichi i confini delle nostre università, delle nostre nazioni, per fare nuovi incontri, nuove amicizie, per condividere nuove idee, nuove ispirazioni e nuove aspirazioni.
Infine, è con questo spirito che vogliamo ritrovarci, per incontrare sguardi carichi di passione, sguardi di ragazze e ragazzi ambiziosi di dare forma ai propri sogni. Vogliamo ritrovarci per incontrare anche sguardi pieni di saggezza, sguardi di docenti pronti a trasmettere quanto di più bello ha da offrire la Fisica. Vogliamo ritrovarci per conoscere nuove persone che, come noi, amano curiosare e porsi delle domande alle quali poi cercare di dare risposte, perché insieme tutto è possibile.
A PLANCKS parteciperanno 250 studenti di Fisica di tutto il mondo, provenienti da 35 paesi diversi, e di diverso grado di specializzazione: triennali, magistrali e di dottorato.
Quest’anno sarà per noi un anno speciale, perché, per la prima volta, i PLANCKS saranno ospitati in Italia. Per questo motivo, vogliamo che il mondo intero abbia la possibilità di apprezzare la qualità del lavoro che si svolge nel nostro Paese, così come lo sguardo pionieristico che lo caratterizza.
Presso gli IBM Studios Milano di Piazza Gae Aulenti, si parlerà dunque di astrofisica, con il premio Nobel per la fisica Queloz, e di cambiamenti climatici, con la professoressa Pasquero, senza dimenticare l’ottica, che verrà trattata dal professor Liscidini, fellow di Optica. Durante l’evento non mancherà nemmeno la fisica delle alte energie, grazie alla presenza di un membro della squadra che scoprì il Bosone di Higgs, professor Tiziano Camporesi.
Infine, nel corso di una conferenza aperta all'intera cittadinanza, tre fisici di fama internazionale Alessandro Curioni, Vice President IBM Research Europe e Direttore del laboratorio di ricerca IBM di Zurigo, Federico Faggin, padre del primo microprocessore al mondo, e Paolo Milani, professore ordinario di Fisica della Materia presso l'Università degli Studi di Milano, riveleranno come sia sottile il confine che separa ricerca e tecnologia.
Così, anche attraverso la nostra presenza nella Società, cercheremo di portare a chiunque il messaggio della Fisica, rendendo questa splendida materia accessibile a tutti.
10 maggio 2023
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