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Ecosostenibilità, green economy e green technology.

Tre tematiche molto dibattute, una priorità per tutte le aziende.

Si parla quasi sempre di Ecosostenibilità, ultimamente. Più precisamente, specie nel mondo dell'impresa, di ESG, dai confini più ampi, la sostenibilità ambientale, sociale, nella governance.

Il tema trova le sue radici già negli anni ottanta, sotto la declinazione della CSR, Corporate Social Responsability, ovvero l'integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni interessate, comportamenti ed attività responsabili nei confronti della sfera sociale riguardanti i propri dipendenti e le comunità in cui esse operavano. L'assistenza ai più deboli, l'arte, la scuola, la salute.

La CSR, lo ricordiamo, ha giocato in quegli anni un ruolo primario nella trasformazione culturale e strategica di ogni impresa, richiamando il management sulla necessità di allargarne la missione al di la degli stretti perimetri puramente finanziari. Non è stato un passaggio semplice. Come in tutte le fasi di discontinuità, la transizione non è stata nè facile nè immediata, contrapponendo in quel caso i puristi dell'essenzialità finanziaria con chi nell'impresa ne intravedeva anche un ruolo sociale. 

Ormai appare come storia, ma quella fase ha creato il terreno e le sensibilità fertili per il nuovo grande movimento che negli anni a cavallo del cambio di secolo ha avuto un'accelerazione esponenziale. Le trasformazioni climatiche, gli insostenibili livelli di inquinamento, le discontinuità e difficoltà nelle fonti di approvvigionamento, le crisi finanziarie e pandemiche hanno messo al centro del dibattito e delle priorità istituzionali e d'opinione il tema della Sostenibilità. Nel rispetto del pianeta e delle sue risorse e nella continuità di lungo periodo delle entità economiche, cioè delle imprese. 

Per approfondire la tematica, cosa significa in metriche concrete ecosostenibilità e SDG? Si parla di Sustainable Development Goals, ossia i 17 punti chiave, 169 target, individuati dalle Nazioni Unite e inserite nell’Agenda 2030, con lo scopo di orientare le politiche di sviluppo nei vari paesi. Sono cinque i macrosettori nei quali si parla di Ecosostenibilità: ambiente, mobilità sostenibile, infrastrutture, innovazione e digitalizzazione. 

Ecosostenibilità, green economy e green technology. Tre tematiche molto dibattute quindi, in tutti i settori, in ogni ecosistema. 

Ormai la consapevolezza sta maturando molto rapidamente. Non è lo slogan del mese, o il programma di moda. E' una sfida primaria per garantire competitività d'impresa. Un lavoro profondo, che comporta un ridisegno dei processi aziendali, delle strategie, dei modelli di business, dei processi energetici e delle logiche di approvvigionamento. Si tratta di un approccio completamente nuovo di fare impresa. Su questi assi ruotano anche le grandi direttrici di politiche industriali ed economiche, sia a livello comunitario che italiano. Con grandi risorse economiche in campo, per sostenere gli investimenti necessari. Oggi la parola “sostenibilità” comincia a far parte del lessico quotidiano della governance di qualunque impresa. 

Ecosostenibilità implica la necessità di creare nuove competenze, in particolare digitali, nuovi approcci alla formazione individuale e collettiva. IBM, come azienda leader globale, punta molto sulle competenze; che sono sempre state suo obbiettivo primario.

E’ fondamentale che tecnologia e competenze siano allineate.

Ci sono interessanti esempi di come la tecnologia IBM impatta sul mercato.

Parliamo, ad esempio, di IBM Ecosostainability Accelerator, come programma di impatto sociale, che sfrutta le tecnologie IBM, come AI, Cloud o la Environmental Intelligence Suite. Su quest’ultima poniamo un accento particolare, come primo strumento IT che unisce AI, dati meteo, analisi relative al rischio climatico, consentendo alle organizzazioni di spendere meno risorse per la gestione dei dati complessi, ma di ottenere informazioni importanti per gestire al meglio le attività.

Certo, non esiste segmento di industria che non sia impattato da questo vero e proprio tzunami tecnologico. Gli esempi, ormai, sono davanti agli occhi di tutti. 

Cresce l'attenzione sulla circolarità nel riutizzo dei prodotti e non esiste materiale esente da questi processi, dalle batterie, all'elettronica, alle plastiche, ai tessuti.

Il grande tema dell’innovazione tecnologica, parte integrante della sostenibilità, comprende tra l'altro tecnologie di punta quali l’AI (Artificial Intelligence), la Blockchain, e i Big Data. 

Di questi argomenti se ne parla a livello globale.  In Australia, a Melbourne, IBM ha fornito soluzioni per la sostenibilità a Melbourne Water, azienda di proprietà governativa.  

Per fare un altro esempio, Celestica: l’azienda, fornendo servizi end-to-end per l'intero ciclo di vita del prodotto, dalla sua progettazione fino alla gestione del fine vita, supporta una vasta gamma di mercati, tra cui quello aerospaziale e della difesa, delle comunicazioni e industriale, consolida i dati ESG e semplifica i report.

Oppure l’applicazione dell’AI in HERA, primaria utility italiana, che ha aiutato a portare al minimo i rifiuti in discarica, indirizzando piu materiale riutilizzabile verso impieghi migliori per l’ambiente. Ancora, VPI, azienda energetica impegnata a portare il Regno Unito verso emissioni Net0, è un operatore leader di centrali elettriche a ciclo combinato con turbine a gas (CCGT), si orienta verso le energie rinnovabili con la tecnologia Maximo software.

Tante le esperienze tra i nostri clienti nel settore manifatturiero, che utilizzano le tecnologie IBM per simulare, in modo estremamente dettagliato (Digital twin), processi produttivi di nuovi prodotti (tween manufacturing), valutandone i comportamenti e modificandone i parametri senza sprecare risorse reali. A dimostrazione piena che digitale e sostenibilità sono funzionalmente integrati.

Circa le performance ambientali poi, IBM, grazie all’acquisizione di Envizi, fornitore di software e analisi dei dati, offre una soluzione per supportare le esigenze di gestione Esg reporting e sostenibilità.

In parole povere, l'obbiettivo primario di questa visione tanto di attualità dell’ecosostenibilità è quello di limitare le emissioni di CO2, proteggere il pianeta e chi ci vive. E’ forse il desiderio di fare parte di un mondo perfetto, dove tutto funziona bene e in armonia? Forse, ma l’obbiettivo è quello di vivere in un mondo in cui ogni individuo ed ogni entità economica sia più responsabile e si comporti in modo eticamente piu corretto. Un mondo nel quale vi siano meno inquinamento e sprechi. E' più di un concetto utopistico, la visione di un pianeta facile da immaginare, difficile da costruire. La buona notizia è che c'è un grande dinamismo, in ogni realtà di ogni paese, inclusa la nostra - specie nel mondo delle imprese - con corposi investimenti proprio per dare concretezza a questi modelli ecosostenibili.

Il tema dell’ecosostenibilità deve diventare centrale per il management di ogni impresa; deve cambiare l’approccio manageriale, è necessaria una nuova leadership determinata e capace di attuare strategie di lungo termine. Uno studio IBM mette in evidenza come la carenza di dati rende difficoltoso affrontare tematiche ESG. Vi è l’esigenza di competenze nuove, preparate, che stiano al passo con un cambiamento molto rapido del mondo in cui le aziende operano. Tutto questo, mentre scriviamo, sta già avvenendo. 

La tecnologia è protagonista assoluta di questo scenario nel quale modernità e ambiente camminano insieme e dove centrale è la figura dell’uomo che, con senso etico e responsabile, vive la propria quotidianità. 

E’ probabile sia solo all’inizio di una grande sfida, che richiede visione e capacità di lungo periodo, oltrechè un pizzico di coraggio. IBM è in prima linea. 

Andrea Catania, Digital sales specialist IBM Italia