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In ottobre IBM celebra il Global Month of Impact, la campagna annuale di volontariato e donazione di IBM che dura un mese. L'iniziativa intende mettere in evidenza il ben noto impegno dell'azienda che, attraverso il lavoro dei suoi volontari, promuove progetti e collaborazioni a beneficio delle comunità in cui tutti noi viviamo e lavoriamo.

Da oltre un secolo, la responsabilità sociale d'impresa è un segno distintivo della cultura IBM. Grazie alle nostre competenze e conoscenze, come comunità di consulenti ed esperti di tecnologia, abbiamo l'opportunità di aiutare associazioni e organizzazioni dedicate al bene comune a fare la differenza, donando il nostro tempo.

Il Give Back è sempre stato parte integrante della cultura e dei valori di IBM. Già nel 1931 il nostro primo CEO Thomas J. Watson dichiarò che tra gli imperativi di ogni dipendente doveva esserci quello di considerare un “dovere verso la comunità” quello di mettere a disposizione le proprie competenze per il bene comune.

Durante il Global Month of Impact, con il supporto di tutti i colleghi volontari, abbiamo avviato molte iniziative, sostenendo attivamente molte associazioni italiane. Abbiamo pulito parchi in zone vicine alle nostre sedi, incontrato studenti condividendo con loro il valore dell'AI e portandoli ad acquisire certificazioni valide sia per i PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento) che per il “Capolavoro dello Studente”. Ma anche progettato con gli studenti delle scuole superiori “una città più pulita” utilizzando l'approccio del design thinking per la sostenibilità; incontrato donne vittime di violenza durante lo IBM SkillsBuild Digital Path: From Zero to Hero, un percorso di formazione di nuove conoscenze digitali per arricchire il proprio CV e poter trovare lavoro; aiutato associazioni assistendo persone in condizioni estreme di povertà...e tanti altri progetti di valore e impegno sociale.

Questo è lo spirito dell’IBM Global Month of Impact, durante il quale a tutti noi viene fornita l’opportunità di collaborare per promuovere un impatto positivo. Ogni momento di servizio o contributo monetario, non importa quanto piccolo, può creare un cambiamento duraturo.

Ho il grandissimo onore di guidare la struttura di responsabilità sociale di IBM Italia, questo significa poter creare soluzioni e progetti che possano migliorare la qualità di vita di chi ne ha bisogno grazie all’energia, passione, compentenze e tempo che i colleghi IBM mettono a disposizione. Ma sono soprattutto una IBMvolunteer dal 1998. Da molti anni impegnata nell’orientamento scolastico verso le materie STEM, dall’elementari alle superiori, con progetti principalmente indirizzati verso le donne e i giovani delle aree più disagiate del nostro Paese. Sono tanti i progetti a cui ho partecipato attivamente: dalla creazione di chatbot a supporto dei malati alla creazione di percorsi per la formazione a distanza (DAD) durante il periodo del COVID. In particolare, il mio obiettivo personale è aiutare le donne in difficoltà ad arricchire il proprio curriculum vitae per trovare lavoro. Mi impegno anche a spiegare come un informatico possa migliorare la qualità della vita di chi ne ha bisogno.

Oggi più che mai, nell’era dell’AI, credo che il nostro impegno possa portare un contributo importante per sostenere il cambiamento in atto in tutti i campi, dalla formazione alla salvaguardia dell’ambiente, dal sostegno alle comunità più disagiate alla sensibilizzazione sulla sicurezza informatica.

di Floriana Ferrara, CSR Leader IBM Italy